Il servizio chiavi in mano è una soluzione perfetta per chi sta ristrutturando casa. Ciò che lo rende più efficiente e comodo è la possibilità di interfacciarsi con un solo referente. Niente più passaggi da idraulico, muratore, serramentista e tutto il resto, ma un unico interlocutore, con la conseguente riduzione o addirittura eliminazione dello stress. Attraverso questo tipo di servizio, peraltro, tra cliente e impresa si instaura un rapporto altamente fiduciario.

Come se non bastasse, il “chiavi in mano” risulta vantaggioso per la gestione dei tempi, sia dal punto di vista del cliente, che da quello dell’impresa. Avendo tutto all’interno dello stesso team, da imbianchino a ogni singola maestranza, viene gestito in modo ottimale il cronoprogramma dei lavori ed è più semplice rispettare le necessità le scadenze. Questo comporta anche un risparmio economico del committente. Si pensi, per esempio, che nell’ipotesi di ristrutturazione, il cliente spesso si trasferisce momentaneamente in affitto. Rispettando allora i tempi, con il “chiavi in mano” è più semplice ridurre le spese del cliente.

Dulcis in fundo, grazie a un elevato standard professionale e alla linearità del percorso intrapreso, è assicurata coerenza nell’esecuzione dei lavori. Non sono, questi, semplicemente un “puzzle” da comporre, ma c’è una visione complessiva che comprende dimensione impiantistica, stilistica, architettonica, stilistica. Con la nostra società, per esempio, ci occupiamo anche di interior design, e quindi non c’è da stupirsi se tutto ciò che realizziamo sia funzionale all’arredo che verrà. Anche il singolo ridimensionamento di un muro è studiato sulla base del progetto globale. Non c’è più bisogno, insomma, di un esterno al team esecutivo dell’opera.

Spesso mi chiedono quali siano le esigenze del cliente in questa fase storica. Ebbene, da un punto di vista stilistico, detta legge l’impiantistica. La controsoffittatura è diventata un aspetto importante. Anche il concetto di illuminazione è cambiato. Si usa sempre meno il lampadario, si va sempre di più in direzione dei faretti. Sta tornando molto la carta da parati, con l’ausilio delle resine, che contribuiscono alla produzione di effetti scenici molto impattanti. È il cosiddetto effetto wow, molto amato dalle coppie giovani, ai quali piace, per esempio, avere una carta da parati su un fondale della doccia, con dettagli geometrici, floreali, che spesso costituiscono un autentico valore aggiunto. Per quanto attiene alle finiture, si va verso grandi formati con poco spessore. Fino a qualche anno fa prevaleva il formato 60×60, oggi si va verso il 60×120 o 120×120, il che consente di scorgere un numero inferiore di fughe. Anche quest’aspetto è essenziale, figlio dell’evoluzione tecnologica.

Va detto che il servizio “chiavi in mano” è una richiesta sempre più diffusa anche nel mondo delle aziende. Certo, la ristrutturazione di un ufficio risponde ad altri tipi di esigenze. La funzionalità viene prima dell’aspetto puramente estetico. Restano, a ogni modo, i vantaggi e l’efficienza garantita. Una vera e propria marcia in più.

 

A cura di Ristrutturazioni Top

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